Viaggio nell’arte del Novecento italiano
Arte che dialoga con l’Architettura
L’arte del Novecento italiano occupa un posto di notevole importanza nel patrimonio di Generali. La collezione, il cui nucleo principale si è formato tra gli anni ottanta e novanta del XX secolo sotto la guida di Maurizio Fagiolo Dell’Arco, progressivamente arricchitosi con altre acquisizioni, è conservata in diverse sedi italiane della Compagnia ed è oggi un esempio riuscito e consapevole di mecenatismo aziendale.
A Milano viene proposto un viaggio tra alcuni dei maggiori movimenti artistici del XX secolo fruibile attraverso le opere di artisti come Alberto Savinio, Antonio Donghi, Giuseppe Capogrossi, Carlo Carrà, Filippo De Pisis tra gli esponenti del Futurismo, della Metafisica, del Realismo magico.
Il percorso dialoga con l’architettura della Torre di Zaha Hadid recuperando solidi riferimenti storici attraverso la citazione delle soluzioni espositive elaborate in passato da Carlo Scarpa e Franco Albini.
Piano 39
L’itinerario inizia con un dipinto di notevoli dimensioni dello scrittore, pittore e compositore Alberto Savinio in cui si assiste a una sintesi tra rievocazione letteraria e celebrazione della memoria. Il percorso continua con le opere di Ubaldo Oppi e Antonio Donghi, maestri del Realismo magico, di Michele Guerrisi e Giovanni Riva, autori di sculture di stampo classico.
Lungo il corridoio si collocano i manifesti d’autore che tracciano l’evoluzione del gusto e delle tendenze nelle varie epoche raccontando la società nei suoi desideri e ideali.
L’affiche è una tradizione che Generali ha ripreso e rinnovato nel progetto This is Tomorrow grazie a sei artisti internazionali contemporanei (Max Guther, Alëna Skarina, Elena Xausa, Gérard DuBois, Craig & Karl, Tim Lahan), interpreti di altrettanti temi importanti per il Gruppo legati alla sostenibilità. Quattro manifesti storici con scorci e vedute di Venezia, immagini che interpretano il ruolo sociale dell’assicuratore create da illustratori celebri del passato come Marcello Dudovich, Gino Boccasile e Gian Luciano Sormani.
Piano 40
Le opere esposte offrono un saggio della produzione pittorica italiana tra le due guerre mondiali, anni dominati dalla ricerca di nuove soluzioni formali ed espressive. Tra i diversi autori troviamo Giuseppe Capogrossi e Alberto Ziveri, esponenti della Scuola romana, Carlo Carrà, interprete a più riprese delle istanze della pittura metafisica, Filippo De Pisis e Massimo Campigli, i cosiddetti Italiens de Paris, i futuristi Antonio Marasco e Gino Severini, e lo scultore Michelangelo Monti.